Uno stanziamento di 7 milioni di euro per accrescere le competenze per la transizione industriale e la sostenibilità delle imprese. Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi, di concerto con gli assessori Simona Tironi (Istruzione, Ricerca e Innovazione), Guido Guidesi (Sviluppo economico) e Giorgio Maione (Ambiente).
La delibera ‘Competenze&Innovazione’ si articola in due linee che prevedono rispettivamente il rafforzamento delle competenze interne alle imprese e lo sviluppo di quelle degli imprenditori, e l’inserimento di figure qualificate attraverso percorsi di apprendistato di alta formazione e ricerca e la costruzione di relazioni con il mondo della ricerca.
L’agevolazione, a fondo perduto, è pari all’80% delle spese ammissibili e può arrivare fino a 50.000 euro per domanda. L’importo minimo delle proposte progettuali è di 10.000 euro.
“Le finalità di questa misura – spiega Fermi – sono molteplici. Innanzi tutto intendiamo promuovere l’acquisizione di competenze complementari allo sviluppo degli investimenti in ricerca, innovazione, digitalizzazione. Quindi vogliamo orientare e riorientare i profili dei lavoratori, con particolare riferimento alle fasce più giovani, verso le professionalità innovative richieste dal mercato del lavoro e favorire la crescita di nuove figure qualificate. Infine desideriamo sostenere la formazione di nuovi imprenditori e la trasformazione delle competenze imprenditoriali verso nuovi modelli di impresa”.
Possono presentare domanda le micro, piccole e medie imprese. La misura finanzierà progetti per il potenziamento delle competenze dell’impresa beneficiaria per sostenere la transizione digitale e/o ecologica. I progetti dovranno includere almeno uno degli ambiti tra digitale ed ecologico e potranno integrare azioni per il rafforzamento delle competenze manageriali, strategiche e trasversali – quali ad esempio general management, finanza, fundraising, leadership, business modelling, soft skills – complementari allo sviluppo degli investimenti in ricerca, innovazione e digitalizzazione.
I destinatari dei progetti di potenziamento devono essere dipendenti, amministratori, titolari e soci persone fisiche (escluse persone giuridiche) o imprenditori titolari di imprese individuali coinvolti nel progetto presentato dall’impresa beneficiaria.
“Si tratta di una misura di cui vado molto orgoglioso – conclude Fermi – e sono felice di comunicare che in prima battuta anche i sindacati hanno espresso parere sostanzialmente positivo, sottolineando come si tratti ‘probabilmente del primo vero e proprio bando Fesr a sostegno dello sviluppo di competenze per la transizione industriale e la sostenibilità delle imprese’”.
“Promuovere l’acquisizione di competenze complementari in ambiti come la ricerca, l’innovazione e la digitalizzazione è essenziale per affrontare le sfide della transizione industriale. Maggiori sono le competenze, maggiori sono le opportunità di soddisfare la domanda di professionalità innovative richieste dal mercato del lavoro. Dall’altra parte, Regione Lombardia sostiene la formazione di nuovi imprenditori e la trasformazione delle competenze manageriali e di gestione verso modelli di impresa più sostenibili”.
Erogatori della formazione e dei servizi possono essere: Università; Società consortili che rilasciano titoli di studio universitari; Organismi di ricerca iscritti all’Anagrafe Nazionale delle Ricerche; Istituti tecnologici superiori (ITS Academy); enti e società di formazione accreditati presso i sistemi regionali per la formazione professionale; enti di formazione in possesso di certificazione ISO 9001 EA37, operanti nel settore da almeno 5 anni; incubatori certificati iscritti alla sezione speciale del registro delle imprese; Competence Centers, Digital Innovation Hub e Centri di trasferimento tecnologico; Poli Europei di innovazione digitale (European Digital Innovation Hubs); Fondazioni universitarie; Innovation Manager accreditati; Esperti Innovazione tecnologica accreditati.